CHIAVENNA – I lavori di manutenzione straordinaria presso l’Istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Chiavenna non sono ancora terminati. Un’opera non semplice, dato che si parla di rifare completamente il tetto dell’Istituto– trovato pericolante in alcuni punti – ma anche di rinnovare i serramenti ed il cappotto esterno dell’intero edificio. La situazione ancora non chiara riguardo le tempistiche, ha portato il Collegio docenti ad inviare un documento alle autorità provinciali, tra cui anche il Prefetto, Salvatore Pasquariello, in cui esprimono la loro preoccupazione, dato che anche per la scuola si avvicina il momento di ripartire dopo il Covid-19.
“Nella giornata di domani arriverà un funzionario della Provincia – afferma il dirigente scolastico, Salvatore La Vecchia – Da questa persona abbiamo già ricevuto rassicurazioni sul fatto che entro settembre i lavori per il tetto saranno conclusi. Speriamo, ma data anche la recente storia del cantiere, non siamo troppo fiduciosi”.
I ponteggi, che coprono gran parte dell’edificio, erano stati montati nell’ottobre dell’anno scorso. La consegna dell’opera finita era prevista per il 10 gennaio 2020. La ditta che gestisce il cantiere aveva poi ottenuto una proroga fino a giugno. Il tempo ora, in teoria, sarebbe scaduto, ma la fine dei lavori non sembra affatto vicina. Questo ha spinto il Collegio docenti a chiedere una risposta concreta ed immediata, che finora, nonostante diverse segnalazioni, non ci sarebbe ancora stata. Anche genitori e studenti si sarebbero mossi, approntando una raccolta firme sulla questione.
Attualmente la ditta starebbe procedendo con i lavori per il cappotto dell’istituto, ma a preoccupare maggiormente sono i lavori per il tetto. “Abbiamo ancora un’ala dell’edificio interdetta all’uso – continua La Vecchia – E con essa cinque aule, compresa una speciale, che non possono essere usate. Il prossimo anno scolastico avremo ben 100 studenti in più. Se la situazione resterà invariata, date anche le esigenze poste dall’emergenza sanitaria, ci troveremo in difficoltà. Bisogna trovare una strada per risolvere il problema”.
Giovanni Meroni
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