CHIAVENNA – In questi giorni il tema del futuro sviluppo sanitario dei presidi ospedalieri della provincia di Sondrio è tornato al centro del dibattito politico. Nella serata di ieri, l’assemblea dei sindaci non sembra essere riuscita – complice l’assenza dei sei amministratori dell’Alta Valtellina – a fare una sintesi esaustiva tra le varie proposte che lunedì verranno affrontate tra sui tavoli di Regione Lombardia.
In discussione riguarderà anche il futuro del nosocomio di Chiavenna. “Va definito il ruolo dell’ospedale – sottolinea Adriano Cassanelli, segretario del circolo del Partito democratico della Valchiavenna – Il nostro territorio ha bisogno di un maggior numero di medici di base, reperibilità sulle 24 ore, visite ambulatoriali di qualità e di spazi e strutture dedicate al Covid”.
Per poter avere accesso a questi servizi, secondo i Dem, è necessario che venga riconosciuta la tipicità montana del nostro territorio, al fine di poter avere accesso a tutte le deroghe necessarie. “Il grande centro di sanità pubblica – concludono – che vorremmo finanziato per poter essere d’eccellenza, è Sondrio”.