SONDRIO – Pur se immerse nella comunicazione, viene spesso da chiedersi quanta consapevolezza hanno le nuove generazioni su ciò che è autorevole e ciò che non lo è. Riconoscono il linguaggio istituzionale? Hanno strumenti per isolare le fake news dalle notizie vere?
A queste domande l’ex prefetto Paola Spena ha iniziato a rispondere con un progetto condiviso con l’ufficio scolastico territoriale retto, allora come oggi, dal provveditore Fabio Molinari. È nato così il protocollo firmato oggi dalle più importanti testate giornalistiche locali, della provincia di Sondrio, con la Prefettura, e l’ufficio scolastico. Un impegno comune per aiutare i ragazzi ad orientarsi nel flusso magmatico della comunicazione e dell’informazione. E creare cittadini consapevoli.
L’iniziativa è pensata anche come azione di prevenzione rispetto ad alcune criticità sociali. Sono citati l’alcolismo, la ludopatia, la depressione. Con un impegno profondo, ossia “Promuovere il senso critico e preparare quindi dei cittadini liberi“. Che sono quelli che poi sostengono la democrazia. Ecco perché il nuovo prefetto Salvatore Pasquariello ha sostenuto l’idea e ha portato a compimento l’iniziativa del suo predecessore.
A partire dall’anno scolastico prossimo quindi vi saranno degli incontri mensili in prefettura che coinvolgeranno classi di tutta la provincia. Momenti in cui i ragazzi si interfacceranno con l’istituzione e con i giornalisti e insieme indagheranno sia i linguaggi sia i percorsi di formazione delle notizie.
L’obiettivo è la consapevolezza, quella che tiene alla larga dalla “Confusione creata quando il bombardamento di notizie passa anche attraverso fonti per nulla credibili e verificabili magari veicolate dai social”. Come ha spiegato Molinari. Un progetto in cui il provveditore crede molto e per questo intende portare l’azione anche a Cremona (alto territorio da lui presieduto) puntando ad un protocollo basato proprio sull’esperienza sondriese.
N. A.