MILANO – L’ospedale di Sondrio è stato individuato quale struttura di riferimento per il trattamento di tutti gli interventi complessi. Questo il punto di maggior interesse emerso dal vertice – sul tavolo il futuro sviluppo sanitario della provincia di Sondrio – tenutosi nella mattinata di oggi a Milano.
“Siamo soddisfatti – sottolinea Roberto Scaramellini, referente dei 71 sindaci della provincia, contrari gli amministratori dell’Alta Valle, che si sono presentati al Pirellone con un piano unitario – Regione Lombardia ha sostanzialmente recepito le nostre proposte e le peculiarità di ogni presidio del territorio verranno valorizzate”.
All’ospedale di Sondrio – sul quale dovranno convergere importanti finanziamenti, sia per quanto riguarda le risorse che il capitale umano – è stata confermata la presenta della neuro chirurgia, della chirurgia vascolare e di quella toracica: “La sfida – commenta Scaramellini – consiste nel far diventare il presidio la struttura deputata al trattamento delle patologie complesse, sia in urgenza che nell’ordinario”.
Per quanto riguarda il nosocomio di Chiavenna, invece, verrà mantenuto il reparto di ortopedia, migliorati i poliambulatori e le attività legate al consultorio e all’ostetrica di territorio.
Il Pot di Morbegno vedrà un incremento dei posti letto di lunga degenza, l’arrivo della nuova Tac, 4 nuovi ambulatori di medicina generale e il punto di primo intervento attivo 24 ore su 24. “Per quanto riguarda Tirano – commenta ancora Scaramellini – è in corso una valutazione per verificare la possibilità di trasformazione l’ex ospedale in un presidio di degenza per le cure intermedie”.
Infine, al Morelli di Sondalo verranno confermate tutte le specialità presenti con particolare riguardo per la pneumologia, la tisiologia, il punto nascite, la chirurgia generale, l’ortopedia, la traumatologia, l’urologia e il potenziamento dell’Unità spinale unipolare.
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