Pronto soccorso. Richiesta pressoché immutata, Spaterna: “A Sondalo certezza di ricevere le cure migliori”

SONDRIO – Circa 75 mila accessi nel 2019, altrettanti nel 2018 e nel 2017 con variazioni minime da un anno all’altro. La richiesta di Pronto soccorso sul territorio provinciale è rimasta pressoché immutata. I dati relativi all’anno appena trascorso evidenziano oltre 35 mila accessi a Sondrio, 15 mila a Sondalo, 11 mila a Morbegno, 8500 a Chiavenna e poco meno di cinquemila ai Punti di primo intervento di Livigno e di Bormio.

Nulla sarebbe cambiato per gli utenti che si presentano al Pronto soccorso, anche a Sondalo dove si trovano il personale e le attrezzature in grado di rispondere alle loro richieste. La presenza della Rianimazione, della diagnostica, del laboratorio, dei vari reparti e anche di chirurghi generali assicurano la gestione del paziente, la sua stabilizzazione quando necessario o un eventuale approfondimento attraverso il trasferimento in ambulanza o in elicottero.

“Nulla è cambiato – precisa il direttore del Pronto Soccorso Raniero Spaterna – a Sondalo i pazienti continuano ad essere gestiti dalle professionalità che lì operano da anni e hanno la certezza di ricevere le cure migliori nell’immediato, eventualmente di essere trasferiti, qualora le condizioni lo rendessero necessario, ma sempre nella massima sicurezza”.

A Sondalo specialisti come il chirurgo generale e l’anestesista sono in ospedale 24 ore su 24 mentre l’ortopedico e il neurochirurgo, presenti durante il giorno, in orario notturno sono reperibili. Tutti i pazienti che si presentano al Pronto Soccorso vengono accettati, ricoverati ed eventualmente operati. Contemporaneamente prosegue l’attività chirurgica per gli interventi programmabili per chirurgia generale, ortopedia, neurochirurgia e ginecologia, anche ad elevata complessità.

L’attività continua regolarmente – sottolinea il direttore del Dipartimento di Chirurgia Claudio Bonizzoni – con la mia équipe operiamo sia a Sondrio che a Sondalo. La rinuncia alla presenza dell’ortopedico di notte in reparto al Morelli è dovuta alla carenza di personale, peraltro è previsto a breve un concorso“.

Per quanto riguarda la diagnostica, la Tac, attualmente in funzione, a settembre verrà sostituita con un modello tecnologicamente avanzato, con una potenza quattro volte maggiore, da 16 a 64 strati. Lo smontaggio di quella in uso, che verrà trasferita al Presidio di Morbegno, in sostituzione di quella oggi utilizzata, e l’installazione della nuova macchina necessiteranno di alcuni giorni di lavoro, durante i quali il servizio per gli utenti sarà garantito da un apparecchio mobile, come già avvenuto nel 2019. L’attività del Pronto soccorso e soprattutto quella ambulatoriale del Morelli ne risulteranno potenziate grazie alle prestazioni assicurate dalla nuova Tac che consentirà di recuperare le prenotazioni annullate durante l’emergenza sanitaria.