SONDALO – Il comitato a difesa della Sanità di Montagna non ci sta: dopo le decisione di Regione Lombardia di recepire, per quanto riguarda il prossimo sviluppo sanitario della provincia di Sondrio, le proposte contenute nel piano dei 71 sindaci e, al contrario, di rigettare il piano Pradella – redatto dalla commissione scientifica del comitato – gli attivisti hanno inoltrato una lettera alla giunta regionale.
Cara Giunta Lombarda,
ci avevi promesso che, per la sanità di montagna, avresti messo più risorse perché, oggettivamente, la sanità in montagna(non solo quella ospedaliera) costa di più. Cosa ci stai consegnando invece? Un disastro inaudito farcito di ipocrisia.
Hai pure convinto i territori e molti Sindaci a giocare al ribasso. Un capolavoro! Ci sono però 6 coraggiosi Sindaci che hanno deciso di non abdicare al loro ruolo di garanti della sanità pubblica e hanno deciso di stare con i cittadini che sono molto preoccupati. Noi cittadini con loro siamo più forti.
La loro non è una posizione strumentale o politicizzata ma deriva dalla migliore interpretazione del ruolo del Sindaco secondo la Costituzione e cioè il primo responsabile della sanità sul territorio. A loro e a noi cittadini non bastano più proclami e scongiuri strappalacrime! E quindi come se ne esce? Con un colpo di teatro; ovviamente!
Cit.” Stanno lavorando i tecnici e non sappiamo ancora nulla” Comeee? Stanno lavorando i tecnici?? Ma a fare che?? EHH NO CARA GIUNTA, NON FUNZIONA COSÌ!!! I tecnici lavorano su mandato della politica che non può esimersi dal prendere decisioni. La politica deve essere trasparente ed assumersi le proprie responsabilità.
Ormai è chiaro che comunque andrà a finire questa vicenda avrete dimostrato di avere ampissimi spazi di miglioramento!! Però adesso facciamo che ve lo diciamo NOI cosa vogliamo e poi voi, da bravi, comunicherete ai vostri tecnici, che paghiamo tutti, cosa devono scrivere in questi Piani. Vedrai, cara Giunta, che ti convincerai, presto, di aver sbagliato su tutta la linea e che il Morelli non si tocca perché la gente sta con il Morelli.