Ghiacciaio Forni. Ordigni delle Grande Guerra fatti brillare dagli artificieri

VALFURVA – Un team di artificieri dell’Esercito, provenienti dal 10° Reggimento Genio guastatori di Cremona ha condotto martedì un impegnativo intervento di bonifica di residuati bellici in alta montagna, al ghiacciaio Forni.

Gli ordigni, cinque granate d’artiglieria di fabbricazione Italiana risalenti alla 1° Guerra Mondiale di calibri diversi, (2 da 210 mm, 1 da 149 mm e 2 da 75 mm), sono stati rinvenuti in ottimo stato di conservazione a circa 2700 metri di quota, all’interno della zona del Ghiacciaio dei Forni, nel settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio.

Le operazioni di messa in sicurezza del territorio, coordinate dalla Prefettura di Sondrio, hanno avuto inizio alle ore 11 e sono  terminate alle ore 16 con la riapertura dei sentieri escursionistici. Gli specialisti del 10° Reggimento Guastatori di Cremona, dopo aver identificato gli ordigni, verificato il loro stato e valutato il terreno circostante, hanno fatto brillare i manufatti nello stesso luogo del rinvenimento, applicando particolari tecniche al fine di limitare la proiezione di schegge e salvaguardare l’ambiente.

Gli artificieri coinvolti, già addestrati in ambiente montano a premessa di tali interventi, sono partiti dal Rifugio Branca a quota 2493 metri, da lì, accompagnati dal personale dei Carabinieri Forestali del Comando Stazione di Valfurva, si sono avviati lungo un difficoltoso sentiero per arrivare a ridosso della lingua del ghiacciaio, punto in cui erano stati segnalati gli ordigni.

Considerata la particolarità del luogo d’intervento, per garantire agli operatori l’eventuale sgombero sanitario, oltre al supporto sul posto del personale del Corpo Militare della Croce Rossa, è stato messo a disposizione l’elicottero dell’AREU Lombardia.