SONDRIO – Dal punto di vista strutturale le scuole della provincia di Sondrio sono pronte a riprendere le lezioni – in ottemperanze alle norme di prevenzione del Covid-19 – il cui inizio è previsto per il prossimo 14 settembre.
A renderlo noto l’ufficio della prefettura di Sondrio in seguito all’incontro svoltosi ieri tra il prefetto Salvatore Pasquariello e tutti i soggetti intressati, compresi i referenti per il trasporto pubblico. L’adeguatezza strutturale degli edifici scolastici – all’interno dei quali i ragazzi dovranno mantenere il distanziamento sociale – non è stato l’unico tema affrontato. “Ad oggi – fanno sapere dalla prefettura –mancano ancora dettagli relativi all’organico aggiuntivo del personale docente ed ATA che è stato definito dalla conversione del decreto legge cosiddetto Rilancio”.
Fondamentale per la ripresa delle attività didattiche sarà anche il ruolo del trasposto pubblico locale. Se permarrà l’obbligo di carico al 60% dei posti disponibili, ciò non consentirà a tutti gli studenti di poter frequentare regolarmente le lezioni. Il prefetto, in accordo con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Fabio Molinati ha invitato i Comuni capoluogo di mandamento – Bormio, Chiavenna, Morbegno, Sondrio e Tirano – a convocare appositi incontri con i dirigenti scolastici, i rappresentanti di Trenord e dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico, a cui sarà sempre presente anche un rappresentante dell’UST.
Intanto il Comune di Sondrio ha ipotizzato un intervento per il completamento del monte ore delle scuole dell’infanzia e primarie, per la durata di 3 mesi, il cui costo supererebbe i 200mila euro.