Simile. Un’app interreg per monitorare i laghi, capofila il Poli-Lecco

LECCO – “Simile”, progetto Interreg nato con l’obiettivo di prendersi cura dei laghi transfrontalieri, continua a lavorare a pieno regime. La qualità delle acque è un elemento da difendere e preservare i cui risvolti si riflettono sul comparto turistico, sul settore agricolo e sulla quotidianità di ciascuno di noi. È quindi fondamentale diffondere la conoscenza su tali tematiche e coinvolgere attori a tutti i livelli affinché ciascuno possa fare la propria parte.

I partner del progetto hanno messo in campo una serie di azioni sinergiche volte a sviluppare, attraverso un approccio integrato e partecipato, un sistema informativo condiviso per il monitoraggio dei laghi insubrici e dei loro ecosistemi.

Negli ultimi mesi si è provveduto alla mappatura dei laghi mediante l’utilizzo di sensori montati sui satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e su boe dislocate in punti ritenuti strategici che trasmettono ai ricercatori dati relativi alla temperatura superficiale dell’acqua, alla concentrazione di clorofilla e alla quantità di solidi sospesi. Per quanto riguarda la sensibilizzazione della comunità locale è stato attivato un filone di iniziative dedicate alle scuole secondarie superiori presso cui sono stati organizzati seminari sul telerilevamento e sulle caratteristiche delle acque dei laghi, tenuti da ricercatori degli istituti IREA e IRSA del CNR. Nei prossimi mesi, inoltre, grazie alla collaborazione di alcune amministrazioni comunali e di associazioni vicine al tema, verranno organizzati incontri tematici, laboratori sull’acqua e corsi di formazione.

Simile, adottando il modello partecipativo di “Citizen Science”, intende coinvolgere un ampio pubblico e per farlo ha realizzato l’app “SIMILE Monitoraggio Laghi”, che permette ai cittadini di essere protagonisti del progetto contribuendo attivamente al monitoraggio dei laghi e di rimanere aggiornati sugli eventi in programma che mirano alla conoscenza e alla tutela del lago. L’applicazione è stata pensata per essere molto semplice e veloce nel suo utilizzo: noti delle macchie strane nel lago, schiume, chiazze oleose, rifiuti, cattivi odori, scarichi attivi o, ancora, aspetti legati alla fauna? È sufficiente scattare una foto e aggiungere le informazioni che ritieni importanti partecipando così al rilevamento di dati che verranno successivamente integrati con quelli raccolti dai sensori.

L’applicazione, sviluppata dal Politecnico di Milano con il supporto del Water Research Institute del CNR (IRSA) e di Arpa Lombardia, è scaricabile qui. Attualmente funzionante per i dispositivi Android, verrà rilasciata nella versione iOS verso la fine del 2020.

I partner del progetto sono il Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco (capofila lato Italia), SUPSI – Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (capofila lato Svizzera), Regione Lombardia – D.G. Ambiente e Clima, Fondazione Politecnico di Milano, CNR- Istituto di Ricerca sulle Acque di Verbania e Cantone Ticino – Divisione Ambiente – Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico.