SONDRIO – Aumento vertiginoso nelle ultime settimane delle prenotazioni per le visite ambulatoriali e per gli esami diagnostici nei presidi dell’Asst.
“I numeri delle prenotazioni di questi giorni, superiori del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e in progressivo aumento rispetto alle scorse settimane – spiega il direttore generale Tommaso Saporito – evidenziano lo sforzo che stiamo compiendo: per recuperare tutto l’arretrato accumulato durante i mesi del lockdown, in parte imposto dalle norme, in parte originato dalla scelta degli utenti di rimandare visite ed esami, servirà del tempo”.
Nel 2019 si era registrata una media di circa 27mila prestazioni ambulatoriali al mese a Sondrio, 10mila a Sondalo, 9mila a Morbegno, poco meno di 5mila a Chiavenna, per rimanere ai presidi maggiori. A marzo di quest’anno si è verificato un crollo con 10mila prestazioni a Sondrio, 3.500 a Sondalo, 3.700 a Morbegno e 2mila a Chiavenna, ancora più evidente ad aprile, quando le prestazioni sono state 5.700 a Sondrio, 1.300 a Sondalo, 1.100 a Morbegno e circa 800 a Chiavenna.
Durante l’emergenza sanitaria l’azienda ha sempre garantito le prestazioni con indice di priorità “U”, urgente, e “B”, breve, quelle non rinviabili, alle quali, al termine dell’emergenza sanitaria, si sono aggiunte le “D”, differite, e successivamente, a partire dal 1° luglio, anche le “P”, programmate. Le prestazioni eseguite in questi giorni sono state quindi prenotate tutte nelle ultime due settimane.
Il problema delle liste d’attesa è dunque determinato dal numero straordinario di richieste che sommano quelle attuali a quelle non avanzate durante i mesi dell’emergenza sanitaria.