MORBEGNO – Un Giro d’Italia tutto italiano a forti tinte valtellinesi, con un passaggio sul un ramo del Lago di Como. È il Giro d’Italia numero 103, presentato alla stampa dagli organizzatori della RCS via social a causa delle odiose ma necessarie norme anti Covid-19 che hanno impedito di effettuare la solita sontuosa presentazione della gara a tappe più importante d’Italia, una delle tre top al mondo insieme al Tour de France e alla Vuelta.
La pandemia ha costretto gli organizzatori a cambiare la prima parte del Giro numero 103. Via la partenza, prevista a Budapest, e via anche le altre due tappe previste in Ungheria. Partenza nella splendida Sicilia, con la cronometro Monreale – Palermo, sabato 3 ottobre e arrivo a Milano il 15 ottobre. Il Giro rimarrà in Sud Italia fino all’11 ottobre, poi i “girini” risaliranno lo Stivale per affrontare le tappe alpine, quelle decisive per la vittoria finale.
Una delle mete più importanti, probabilmente la tappa “regina” del Giro d’Italia è la numero 18, quella che giovedì 22 ottobre partirà da Pinzolo e arriverà ai Laghi di Cancano, in Alta Valtellina, dopo 207 chilometri e tante salite, con lo Stelvio (cima Coppi del Giro con 2758 metri di altezza) pochi chilometri prima dell’ascesa verso un finale inedito. Il giorno dopo i ciclisti prenderanno il via da Morbegno per arrivare ad Asti – passando tra le località lariane di Gera Lario, Gravedona, Menaggio, Como, Fino Mornasco – nella giornata più lunga della corsa rosa coi suoi 251 chilometri, ideale per i velocisti perché tutta pianeggiante.
Due tappe che confermano la liaison tra la corsa in rosa e la Valtellina, un rapporto che dura da molti anni grazie anche all’opera di alcuni nostri operatori turistici, con in testa Gigi Negri, che credono fortemente nel Giro e nei grandi eventi quale volano per il turismo e per le eccellenze della provincia di Sondrio.