SONDALO – La mozione Usuelli – che mira alla “restituzione” delle alte specialità legate all’Unità spinale unipolare all’ospedale di Sondrio – non rappresenta un obbligo per Regione Lombardia ma solamente un invito.
A sottolinearlo il Commissario della Lega per la provincia di Sondrio Fabrizio Turba: “Tramite la mozione del consigliere Usuelli, approvata all’unanimità dal consiglio regionale, si invita la giunta a ripristinare le attività ospedaliere e non la si impegna”. La mozione, quindi, non impone il ripristino presso l’ospedale dell’Alta Valle delle alte specialità trasferite a Sondrio a causa dell’emergenza Coronavirus e mantenute nel nosocomio del capoluogo per garantire “Professionalità ed efficienza” come sottolineato in più occasioni dal vice direttore della direzione generale welfare di Regione Lombardia Marco Salmoiraghi.
Infondati, comunque, i timori legati ad un eventuale depotenziamento del Morelli dove sarebbero già state ripristinate buona parte delle attività ospedaliere. “Ad esempio – rimarca Turba – dal 13 maggio, 12 posti letto di Riabilitazione specialistica ortopedica, poi ampliati a 19 il 10 giugno. A inizio giugno è stato riaperto il Blocco operatorio con due sale ordinarie e una per l’urgenza inoltre sono stati riaperti 30 posti letto di Area chirurgia per le specialità di Ortopedia, Chirurgia generale, Neurochirurgia della colonna vertebrale e Ginecologia”. L’8 giugno si è registrata, invece, la riapertura di Pneumologia e Riabilitazione pneumologia (UTIR) mentre il 1° luglio è stato riaperto il Punto nascita con 14 posti letto.
“Il 6 luglio – conclude Turba – è stata effettuata la riapertura di 10 posti letto di Riabilitazione specialistica neuro riabilitazione e Unità spinale. A fine luglio è stata effettuata la riapertura di ulteriori 10 posti letto di Area chirurgica e la completa riapertura dei posti letto di Riabilitazione specialistica neuro riabilitazione e Unità spinale. Gli altri Reparti di Sondalo (Medicina, Tisiologia, Unità Spinale) sono sempre stati aperti anche nel periodo pandemico”.