SONDRIO – Nei mesi di marzo, aprile e maggio la concorrenza sleale, unita al lockdown, ha creato rilevanti perdite per i settori dell’acconciatura e dell’estetica. Le imprese regolari, infatti, oltre ad un calo totale del fatturato dovuto alla chiusura forzata, hanno dovuto fare i conti con un incremento esponenziale dell’abusivismo.
Confartigianato Imprese Sondrio, che rappresenta le oltre 460 imprese del comparto operative in Valtellina e Valchiavenna, che danno lavoro a quasi 900 persone, da oltre 10 anni si batte per contrastare il fenomeno del lavoro abusivo, che in questo settore arriva al 26,3%, di molto superiore alla media nazionale del lavoro irregolare nelle varie attività economiche che è pari al 15%.
A supporto delle imprese regolari, a livello provinciale l’associazione ha chiesto a più riprese che il contrasto all’abusivismo sia messo fra le priorità degli organi di controllo. Lo ha fatto nel 2019 chiedendo al prefetto la costituzione di un tavolo permanente di confronto per valutare le azioni più opportune per affrontare i casi segnalati.
Tra le varie attività che Confartigianato Imprese Sondrio svolge a supporto delle attività del benessere non è da dimenticare la collaborazione ormai consolidata con il PFP Valtellina per dare una formazione tecnico pratica alle future generazioni di imprenditori del nostro territorio. “La fruttuosa collaborazione con il Polo di Formazione Professionale – afferma Johnny Oregioni, presidente della Categoria benessere di Confartigianato Imprese Sondrio – verrà ulteriormente ampliata dal prossimo anno scolastico con il coinvolgimento anche degli alunni del comprensorio di Sondalo” .