SONDALO – Più di 3.000 persone ieri sera al campo sportivo di Sondalo per la manifestazione “Giù le mani dal Morelli” promosso dal Comitato a tutela della sanità di montagna e dai sei sindaci dell’Alta Valtellina. Tre ore di interventi e dibattito, iniziate con “l’operazione verità“. Rappresentanti del comitato e primi cittadini hanno ripercorso gli ultimi anni e gli ultimi mesi della battaglia per la salvaguardia delle specialità all’ospedale sondalino.
“Massimo, le mie idee le conosci da tempo – ha detto Pietro Del Simone, rappresentante del comitato, rivolgendosi all’assessore regionale Sertori – quando eri presidente della Provincia avevamo approvato un documento per la valorizzazione del Morelli ed eri d’accordo anche tu che fosse un errore sdoppiare la Neurochirurgia. Io sto sempre con il Morelli, tu hai sposato un’altra tesi. L’affermazione da libro cuore che hai fatto, quando hai parlato del “mio Morelli”, non è stata apprezzata, l’azione di depotenziamento, anzi, è uno schiaffo a tutti quegli operatori che hanno rischiato la vita per curare i nostrMi pazienti. Devi fermarti, ripristinare lo stato del Morelli pre-covid, convocare un tavolo per un confronto costruttivo. Rivedere il proprio pensiero non è una sconfitta, ma un atto di grande intelligenza che la gente saprà apprezzare, te lo assicuro”.
Tanti gli interventi, tra cui uno decisamente inaspettato. Ha accettato l’invito ed era presente ieri sera la consigliera regionale della Lega, la valtellinese Simona Pedrazzi, anche lei al centro degli attacchi. Salita sul palco, ha detto, tra i fischi: “Doveroso essere qui per ascoltarvi. Un’occasione per approfondire temi che forse non conoscevo bene. Mi hanno insegnato che le battaglie si fanno con il cuore o con la testa. Non ho al momento gli elementi per comprendere se la vostra è giusta al 100%, ma credo siate nella direzione giusta. Se ci sono gli elementi utili io sarò qui a battagliare insieme a voi, ma dovrà esserci un momento di confronto, e mi rivolgo agli amministratori. Attenzione a non cadere nell’inganno della politica“.