MILANO – Il senatore Paolo Arrigoni, responsabile del dipartimento energia della Lega, e l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile del dipartimento Aree montane, si scagliano contro la decisione di parte della maggioranza del governo di presentare un emendamento al decreto Semplificazioni che fermerebbe l’impianto della regionalizzazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche.
Secondo gli esponenti leghisti, l’emendamento sarebbe “un regalo sfacciato ai concessionari uscenti ed un tentativo di rapina a danno dei territori, soprattutto di quelli montani, molti ai quali a rischio spopolamento si tratta di un attacco diretto a quella che nei fatti è una prima orma di autonomia regionale in ambito energetico”.
La legge autonomamente varata dal Consiglio regionale lombardo ha disposto che il canone demaniale introitato venga trasferito annualmente ai territori su cui insistono gli impianti almeno in ragione dell’80%, percentuale che diventa del 100% per la Provincia di Sondrio.
“Ricordiamo – concludono – che la regionalizzazione delle concessioni non solo porta benefici agli enti territoriali (Regioni, Province e Comuni) in termini di risorse economiche e di energia elettrica gratuita per l’erogazione dei servizi pubblici, ma dopo anni di stallo consente di attivare diffusi investimenti nel settore con importanti ricadute economiche e ambientali, anche contro il dissesto idrogeologico”.