Sanità. A settembre gli Stati generali, Sertori: “Decisioni migliori figlie del confronto”

MILANO – Una giornata di confronto, in provincia di Sondrio, per parlare della sanità nella sua totalità. I vertici di Regione Lombardia, come dichiarato dall’assessore regionale con delega alla montagna, Massimo Sertori, starebbero organizzando per il prossimo settembre – la data esatta verrà ufficializzata nei prossimi giorni – una sorta di Stati generali della sanità che verranno suddivisi in due fasi.

“Una prima – scrive l’assessore – con un momento tecnico dove tutti i rappresentanti istituzionali potranno ascoltare le tesi emerse nel dibattito di questi mesi, ed una seconda fase istituzionale in cui Regione, insieme ai sindaci, cercherà di trovare una sintesi il più condivisa possibile”.

Secondo Sertori ci sarebbero, nell’attuale assetto sanitario, ampi spazi di miglioramento “ed è proprio in quest’ottica che si è posta la necessità di lanciare un Piano per il futuro della sanità, con l’obiettivo di portarla a livelli soddisfacenti. Fino a oggi il territorio ha sempre preso atto delle decisioni assunte dalla Regione, mentre sul futuro della sanità abbiamo avviato un dibattito, anche aspro, con i rappresentanti istituzionali. Rimango convinto che le decisioni migliori siano sempre figlie del confronto”.

L’invito di Sertori è quello alla collaborazione tra tutte le parti “affinché non si generi tra i cittadini ansia e preoccupazione. Penso sia chiaro a tutti che la sanità lombarda, compresa quella della nostra Valle, esca da un momento critico in cui si sono accumulati ritardi nell’erogazione dei servizi dovuti all’emergenza Covid19. Con un grande sforzo collettivo si sta cercando di recuperare”.

“Ribadisco – conclude – che da parte di Regione Lombardia c’è tutta la volontà di effettuare ingenti investimenti su tutti i presidi ospedalieri del territorio, sia per la riqualificazione degli edifici, sia per l’ammodernamento dei macchinari utili a migliorare la qualità del servizio, coscienti del fatto che ci sono forti criticità a livello regionale, ancor più accentuate in provincia di Sondrio, circa il reperimento di medici, infermieri ed operatori sanitari. A tal proposito intendiamo alimentare il confronto con i Sindaci per trovare formule che possano incentivare ad operare presso i nostri Ospedali, magari attraverso la disponibilità di collaborazioni su eventuali alloggi, piuttosto che nuove future collaborazioni con le Università. Ma questo è solo a titolo di esempio”.

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