Sondrio. Lo scaricabarile sulla scuola dell’infanzia: “La colpa è del Governo”

SONDRIO – Non si fermano le polemiche relative alle difficoltà che si stanno incontrando per riuscire a garantire il rientro pomeridiano ai ragazzi delle scuole dell’infanzia del comune di Sondrio.

Nei giorni scorsi i rappresentati dei genitori avevano chiesto all’amministrazione di reperire le risorse per assicurare un servizio essenziale per le famiglie il Comune, tramite l’assessore all’istruzione Marcella Fratta aveva fatto sapere che “Il costo per fronteggiare l’emergenza non sarebbe stato sostenibile”.

“L’attività educativa pomeridiana nelle scuole dell’infanzia statali è di stretta competenza dello Stato – sottolineano in una nota la Giunta ed i gruppi consiliari di maggioranza – che fornirà a breve, così ci è stato assicurato, le direttive e le risorse per garantirla”. I ritardi e le inadempienze, dunque, sarebbero da imputare in maniera esclusiva all’attuale Governo che non avrebbe fornito ai cittadini le risposte attese.

“È troppo facile e qualunquistico – aggiungono – accusare l’amministrazione comunale di colpe che non ha, reclamando interventi che non è tenuta a realizzare: non riteniamo giusto né corretto nei confronti dei cittadini spendere risorse comunali su partite di esclusiva competenza dello Stato”.

Dai lavori di ristrutturazione e manutenzione degli edifici scolastici – pari a quasi due milioni di euro nel 2020 – all’impegno del Comune, nella gestione dell’asilo nido “La Coccinella”, fino ad arrivare allo stanziamento di 40mila euro per garantire il servizio di ristorazione fino a dicembre l’impegno dell’amministrazione guidata da Marco Scaramellini verso la scuola e l’istruzione rimane elevato.

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