SORICO – Si è spento, all’età di 96 anni, Peperino Colombini l’ultimo reduce di Sorico.
“Abbiamo salutato Peperino nella chiesa di Albonico – racconta Stefano Foschini, segretario della sezione Ana ‘Alto Lario’ di Colico – ai funerali, insieme alla famiglia eravamo una rappresentanza del gruppo di cui sono segretario e numerosi gagliardetti della provincia di Lecco, Como Sondrio”.
Peperino Colombini classe 1934, arruolato nel battaglione Morbegno e fatto prigioniero l’8 settembre 1943 a San Candido durante l’addestramento, fu portato in Germania in 3 diversi campi di concentramento a svolgere lavori per l’industria bellica. Tornò a casa nell’estate del 1945. Andò in molte scuole a raccontare la sua esperienza di quegli anni in modo da tramandare alle generazioni quanto era successo durante il conflitto bellico e dicendo loro di difendere sempre la pace.
“Mio padre – racconta la figlia Romana – durante la sua prigionia in Germania ha fatto l’operaio, sottoterra, a produrre pezzi dei carri armati, lavorava 15-16 ore al giorno, il cibo era pochissimo. Quando in casa si cucinavano tagliatelle lui non le mangiava perché gli ricordavano le striscioline di crauti che erano l’unico pasto di quel periodo. Per il 96esimo compleanno di papà, il 19 febbraio, abbiamo riunito tutta la nostra famiglia, siamo in 40, e abbiamo fatto una grande festa. Sarà un ricordo che porteremo sempre nel cuore“.
I familiari dei reduci di guerra sentono raccontare dai propri cari i momenti vissuti negli anni terribili del conflitto bellico e vedono negli occhi velati dalle lacrime la sofferenza provata ma sanno bene che una parte del racconto, la più dura, è omessa dall’oratore per non turbare gli animi di chi ascolta.
I. B.