NOVATE MEZZOLA – Si terrà il prossimo 22 settembre in tribunale a Sondrio – dopo 4 rinvii, l’ultimo a causa del Coronavirus – l’udienza preliminare del processo Falck.
Teoricamente la seduta si sarebbe dovuta svolgere lo scorso aprile – in seguito al rinvio chiesto dai legali della difesa che, in base a quanto affermato dagli avvocati, non avrebbe avuto modo di accedere alla totalità degli atti a carico dei tredici indagati – ma l’emergenza sanitaria ha imposto una nuova proroga del processo che dovrà chiarire se l’ex stabilimento industriale di Novate Mezzola è effettivamente responsabile di aver disperso nell’ambiente cromo esavalente.
Se il giudice dovesse, il prossimo 22 settembre, decidere di accogliere le istanze della difesa – incaricata di tutelare gli interessi degli imputati su cui pende l’accusa di disastro ambientale, falso in atto pubblico e illeciti amministrativi – il processo subirebbe una battuta d’arresto: sarebbe infatti necessario riaprire la fase dell’incidente probatorio e, in un secondo momento, convocare una nuova udienza preliminare.
In prima linea nel chiedere giustizia il comitato di cittadini “Salute ambiente Valli e Lago” che, in concomitanza con l’udienza preliminare ha fatto sapere che intende organizzare alcune iniziative. “Stiamo lavorando a qualche cosa di diverso dalla solita trasferta a Sondrio – sottolineano gli attivisti – che permetta di far sentire e vedere la propria presenza il 22 settembre, pur rispettando le regole di distanziamento sociale imposte dai protocolli per il Covid-19”.
Settembre sarà un mese importante per Novate Mezzola: oltre al processo Falck, infatti, si terranno le elezioni comunali: a fronteggiarsi alle urne l’attuale vicesindaco Fausto Nonini e il capogruppo di minoranza Daniele Tavasci.
Michele Broggio
Processo Falck. Udienza rinviata per la terza volta, proteste davanti al tribunale