Sanità. Nonini e Gavazzi: “Regione Lombardia concretizzi quanto concordato”

MORBEGNO – Il presidente della Comunità montana di Morbegno Emanuele Nonini e il sindaco della Città del Bitto Alberto Gavazzi chiedono che Regione Lombardia dia seguito agli impegni assunti in materia di sanità.

Milano, infatti, ha condiviso i contenuti del documento elaborato dal tavolo di lavoro dei sindaci dei comuni del comprensorio, approvato anche dal comitato “Salviamo la nostra sanità” e dai sindacati, in seguito recepito dal piano del tavolo tecnico provinciale. “Abbiamo apprezzato la disponibilità manifestata dalla Regione – sottolinea il presidente dell’ente comprensoriale Emanuele Nonini – ma ora vorremo che si concretizzasse al più presto quanto è stato concordato”.

Le richieste sono riassunte in cinque punti: il mantenimento dei reparti esistenti, nella fattispecie anche dei 14 posti letto per le cure sub-acute e dei sei di Riabilitazione generale geriatrica, da riclassificare come “Degenze di comunità di livello avanzato“; l’attivazione di 15 posti letto aggiuntivi di “Degenza di comunità di base” entro la fine del 2020; l’aumento di sette posti letto dell’hospice per arrivare a un totale di 14; la messa a disposizione, in forma gratuita, di quattro studi per i medici di medicina generale per lo sviluppo di progettualità a favore del territorio; la consegna e l’attivazione della nuova Tac per soddisfare una richiesta diagnostica ambulatoriale sempre crescente. Altri ambiti di attenzione sono il potenziamento dell’offerta ambulatoriale, l’attivazione delle prenotazioni on line per Centro prelievi e Centro dialisi, un servizio di emergenza-urgenza adeguato alla complessità del territorio con l’apertura del presidio sulle 24 ore.

“Chiediamo alla Regione l’attenzione che un comprensorio popoloso come il nostro merita – aggiunge il presidente della Conferenza dei sindaci e primo cittadino di Morbegno Alberto Gavazzi – sia per quanto riguarda l’offerta del presidio che quella territoriale. Consideriamo fondamentale quanto abbiamo richiesto, addirittura indispensabile, e ci aspettiamo che i bisogni evidenziati siano soddisfatti”.