CHIAVENNA – il comitato “Insieme per l’ospedale di Chiavenna” ha chiesto di attuare, il prima possibile, con delle tempistiche certe, il Piano dei 71 sindaci in materia di sviluppo sanitario.
Gli attivisti hanno inoltrato formalmente la richiesta, oltre che al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana anche all’assessore alla sanità Giulio Gallera, all’assessore alla montagna Massimo Sertori e al consigliere Simona Pedrazzi.
“In particolare – sottolineano gli attivisti – le nostre attenzioni sono rivolte all’ospedale di Chiavenna che, depauperato del punto nascite, oggi arranca ancora nell’avere il ruolo più volte definito dal vostro piano di rilancio, ritenuto apprezzabile anche dal nostro comitato. Ci permettiamo di notare come diverse risorse economiche siano state stanziate principalmente sul Morelli, presidio essenziale del sistema, ma non certo unico”.
Anche il presidio di Chiavenna, infatti, necessiterebbe di investimenti strutturali importanti, oltre che di personale medico diventato ormai fondamentale per smaltire le necessità della popolazione. “Le liste di attesa infinite, anche per gli esami più semplici, creano malcontento tra la popolazione – concludono – e noi come voi, insieme, siamo uniti per la tutela della sanità pubblica a discapito di servizi privatistici che, seppur apprezzati, non rispondono alla necessità di rendere accessibile a tutti la possibilità di curarsi a pari diritti dei più abbienti”.