SONDRIO – Il Comitato acqua Pubblica della provincia di Sondrio solleva nuovi dubbi sulla regolarità dei conti della Secam.
L’azienda partecipata, a causa di uno squilibrio finanziario e non economico, in pratica per problemi di liquidità e non di conti, si era vista costretta nello scorso dicembre a proporre ai soci – i sindaci, le Comunità montane e la Provincia di Sondrio – un nuovo piano industriale approvato a stragrande maggioranza.
Secondo gli attivisti, però, la situazione non sarebbe migliorata tanto che Secam sarebbe stata obbligata ad aprire una nuova linea di credito dandone “Comunicazione ai sindaci – come sottolineano dal Comitato – a giochi fatti e i comuni che non si opporranno non avranno più la possibilità di compensare debiti e crediti con Secam che, lo sanno tutti, è sistematicamente in ritardo coi pagamenti”.
Il disequilibrio, secondo quanto riferito in assemblea dei soci di novembre 2019, avrebbe dovuto essere una situazione transitoria, di breve durata e che l’allungamento dei tempi di rimborso dei mutui ai comuni avrebbe risolto completamente il problema. “È evidente – commentano gli attivisti – che così non è, se è vero come è vero che Secam richiede altre linee di credito con operazioni di factoring con la scusa che la nuova situazione è stata causata dalla pandemia. Ciò che temiamo è che ciò non risolva i problemi strutturali finanziari e gestionali”.
Alla presunta situazione di incertezza va sommata la difficoltà di lettura delle bollette, lamentata, pare, da numerosi utenti che si sono detti “Esasperati dal ricevere fatture incomprensibili che non danno loro modo di verificare né i calcoli né i periodi. Il confronto/paragone con le fatture di altri gestori non lascia dubbi sulla poca chiarezza delle fatture emesse da Secam”.
M. B.
Secam. De Gianni: “Bollette trasparenti, conti in ordine e i fornitori pagati a 90 giorni”