SONDRIO – Non si sono mai interrotte le ricerche di Hafsa Ben Daoud, la 16enne inghiottita dalle acque dell’Adda all’altezza del parco Bartesaghi a Sondrio lo scorso 1° settembre.
Nella mattinata di oggi una videoconferenza, convocata dalla prefettura di Sondrio, nel corso della quale le autorità – presenti i rappresentanti della Polizia di stato, dei carabinieri, della Guardia di finanza, dei Vigili del fuoco, della Croce rossa italiana e del coordinamento provinciale dei volontari di Protezione civile – hanno “fatto il punto” sull’andamento delle ricerche della giovane.
“Tutti i convenuti – sottolineano dalla prefettura – hanno concordato che lo scenario d’intervento, particolarmente insidioso, ha creato non poche difficoltà alle operazioni di ricerca. Queste ultime, proprio per tale motivo, necessitano di una puntuale pianificazione e possono essere condotte solo da personale altamente qualificato e addestrato”.
Intanto le attività finalizzate a rintracciare la giovane non si sono fermate dopo i primi cinque giorni di “ricerche massive”, ma sono proseguite con modalità differenti. Più precisamente, rispetto alle articolate operazioni di perlustrazione su vasta scala che hanno caratterizzato le ore immediatamente successive alla tragedia, in seguito le attività si sono orientate su interventi mirati in punti ritenuti di particolare interesse da parte degli esperti.
Nella giornata di domani i Vigili del fuoco e la Protezione civile si incontreranno nell’ambito di una riunione tecnica per definire la nuova strategia operativa e pianificare gli interventi di questa settimana.