CHIAVENNA – Con il rientro in classe degli studenti della provincia di Sondrio si torna subito a parlare dell’annosa questione riguardante il trasporto scolastico. Nei giorni scorsi è salita la preoccupazione di alcuni genitori di ragazzi e ragazze valchiavennaschi che frequentano le scuole superiori a Sondrio perché, stando a quanto riporta il sito ufficiale di Trenord, dalla programmazione dei treni sarebbe scomparso quello in partenza dal capoluogo alle 13.12. Questa situazione, che avrebbe creato notevoli disagi sia a studenti che famiglie, ha spinto il sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, ed il prefetto, Salvatore Pasquariello, ad intervenire immediatamente contattando Trenord. La quale ha confermato la presenza del treno nella programmazione.
In base ad alcune segnalazioni sui social, però, sembrerebbe che ci siano stati comunque alcuni disagi per i viaggiatori questa mattina. Sembrerebbe infatti che il treno Colico-Chiavenna delle 7.06 – così come il bus integrativo che lo seguiva – fosse pieno già alla stazione di Novate Mezzola.
Intanto, il sindaco della Città del Mera ha voluto augurare ai ragazzi, lontani dalle classi dallo scorso febbraio a causa della pandemia di Covid-19, un sereno rientro a scuola. “Avete provato, a causa di questo virus che cosa significa non poter andare a scuola – scrive – Speriamo quest’anno possa andare meglio, ma ricordiamoci, la scuola è una cosa meravigliosa e siamo fortunati. Buona scuola ragazzi, il sogno continua”. Della Bitta ha voluto anche rivolgersi direttamente ai genitori dei ragazzi. “C’è bisogno di voi in questo anno speciale – conclude – Serve la vostra collaborazione, pazienza, serietà. Serve la voglia di farcela insieme affrontando con equilibrio anche eventuali problemi che dovessero emergere. Serve la vostra fiducia. Nella scuola, negli insegnanti e nei collaboratori, nelle istituzioni che lavorano per il futuro dei vostri figli. Questo sarà il segreto per un anno scolastico difficile, ma entusiasmante e ricco di soddisfazioni. Siete anche voi protagonisti. Non si delega alla scuola, si prova a crescere insieme nel rispetto di ruoli e competenze”.
G. M.