BELLANO – Prima puntata ufficiale, dopo il ‘lancio’ di lunedì in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2020/21, per la rubrica affidata alla pedagogista clinica Claudia Ferraroli.
Il distanziamento come occasione di autonomia
Il raggiungimento dell’indipendenza per un bambino è un processo che va guidato ed interiorizzato e lo porta ad avere fiducia in sé stesso, nelle proprie capacità e di conseguenza del mondo.
Sempre più spesso noi genitori tendiamo a sostituirci ai figli, arrivando a servirli in tutto e per tutto, rimpiazzandoli anche nelle attività quotidiane più banali. Per esempio, aiutandolo a vestirsi, allacciarsi le scarpe, lavarsi etc. il bambino con il tempo si abitua e gli sembra naturale che i genitori facciano al posto suo. In questo modo però soffochiamo la sua libertà d’azione, le possibili conquiste e il raggiungimento della sicurezza interiore. I bambini in realtà vorrebbero essere indipendenti, ma spesso questa possibilità gli viene negata. Cresceranno così con la pretesa che gli altri facciano le cose al posto loro. Anche a scuola.
La persona che non agisce da sé non si perfeziona, non conquista sé stessa.
La grande pedagogista Maria Montessori aveva colto il piacere all’autonomia del bambino, il suo bisogno di liberazione interiore ed aveva messo a disposizione nelle sue ” case dei bambini” moltissimo materiale di sviluppo per la conquista dell’autonomia interiore.
Anche a scuola il bambino si trova a fare i conti con la richiesta costante di autonomia: dall’azione di spogliare la giacca e riporla al mattino, allacciarsi le scarpe durante la giornata, gestire il materiale scolastico, recarsi in bagno, lavarsi le mani, il momento del pranzo, la merenda, etc.
Penso ai bambini dei primi anni della primaria che spesso si vedono costretti a chiedere aiuto alla maestra per soddisfare almeno alcune di queste attività.
La situazione attuale, che vede le insegnanti impossibilitate a toccare i bambini, i loro indumenti e il materiale scolastico, nel rispetto del distanziamento imposto dalla presenza del covid-19, rende quantomeno necessario e particolarmente auspicabile stimolare l’autonomia del bambino.
Sicuramente la situazione in cui ci troviamo sta sollevando parecchie problematiche di tipo operativo, soprattutto a scuola con ricadute anche sulla sfera psicologica ed emotiva dei bambini, ma credo che abbiamo tutti le potenzialità, disponibilità ed abilità per fronteggiare le situazioni, evitando di stagnarci in sterili ed improduttive lamentele, che non farebbero altro che appesantire ulteriormente la situazione.
Quello che cerco di stimolare pertanto è uno spunto di riflessione che porti a trovare del buono o un senso anche in situazioni di evidente disagio.
Tornando al tema delle autonomie, mi sembra pertanto evidente che a casa dobbiamo stimolare i nostri bambini ad essere sempre più autonomi: insegniamo loro ad allacciarsi le scarpe il prima possibile, a soffiarsi il naso da soli, a lavarsi con cura le mani, a temperarsi le matite, a fare gli eventuali compiti senza aver bisogno dell’aiuto altrui, a mettersi e togliersi la giacca. Indurremo così un grande passo avanti nella loro conquista della autonomia e sicurezza e renderemo l’attività a scuola meno gravata e più leggera.
Claudia Ferraroli
Pedagogista clinica
Se avete qualche argomento relativo alla crescita del bambino che vorreste veder affrontato in questa rubrica, scrive a claudiaferraroli832@gmail.com.