Gravedona. Il Covid fa riorganizzare la Terapia intensiva. Ecco come

GRAVEDONA ED UNITI – Nella struttura ospedaliera di Gravedona, nel cuore dell’Alto Lario, durante la pandemia c’è stata una riorganizzazione del presidio, in particolar modo per la Terapia intensiva.

Dei 12 posti letto a disposizione, 9 sono stati dedicati ai pazienti Covid-19. L’area del Day surgery è stata trasformata in pronto soccorso Coronavirus – il cui accesso era separato da quello di pronto soccorso normale. L’edificio delle degenze della riabilitazione è stato destinato a reparto Medicina per pazienti positivi.

Abbiamo sentito il responsabile dell’unità operativa di Anestesia e rianimazione, dottor Roberto Valsecchi, per sapere come ha affrontato il periodo di massima emergenza il suo reparto.

“I primi giorni di febbraio abbiamo avuto dei casi non identificati come Covid-19, come del resto in tutta Italia, poi dalla seconda metà del mese fino ad aprile sono arrivati i casi identificati come tali. Il 13 marzo sono stato contagiato anche io e mi sono curato da casa, per un mese ho seguito il reparto da remoto. Oltre a me 50 operatori dell’ospedale sono stati contagiati e nessuno è deceduto”.

Qual è la situazione attuale?
“Al momento da noi non ci sono ricoveri per Covid-19”.

L’ospedale ha ripreso le attività?
“Abbiamo ripreso quelle operatorie, che durante l’emergenza erano state sospese. Ovviamente sono riprese con tutti i vincoli imposti dalla legge e nel rispetto delle norme anti Covid”.

I. B.