Istruzione. Quanti dubbi sulle scuole, tra orari impossibili e didattica mista

SONDRIO – Le scuole che hanno già predisposto un calendario con una didattica mista – in presenza e a distanza – partiranno immediatamente con la nuova modalità di insegnamento. Gli altri istituti, invece, attenderanno ancora fino al vertice in prefettura, previsto a breve, nel corso del quale verranno presentate tutte le criticità cui le singole scuole dovranno far fronte.

Questo quanto emerso dalla conferenza di servizio urgente con i dirigenti scolastici della provincia di Sondrio, convocata per definire una linea comune nello svolgimento delle lezioni in presenza e a distanza a seguito di quanto contenuto nell’ultima Ordinanza regionale, nonché del nuovo Decreto ministeriale.

Come disposto dalle linee ministeriali l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi all’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Sulla base delle eventuali criticità emerse – che attualmente sembrerebbero non essere presenti in provincia di Sondrio – le istituzioni scolastiche secondarie di II grado potranno, invece, adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata che rimane complementare alle lezioni in presenza.

“Per le nostre scuole e per la particolare conformazione del territorio, al momento, è assolutamente impraticabile l’ingresso degli studenti a partire dalle ore 9 poiché ciò potrebbe comportare l’arrivo dei ragazzi al consueto orario che poi si troverebbero a ‘vagabondare’ in attesa dell’inizio delle lezioni – ha sottolineato il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Fabio Molinari – Sono certo che gli istituti saranno in grado di garantire la sicurezza di tutti sulla base di ingressi e uscire differenziati senza dover ricorrere ad una drastica modifica in termini di orario”.

“Gli orari del TPL in Provincia di Sondrio – sottolinea il direttore dell’Agenzia per il TPL del bacino di Sondrio, Maria Cristina Carmeli – sono strutturati in modo tale da garantire numerosi
collegamenti nelle fasce orarie di punta e un livello di servizio decisamente più basso nelle fasce orarie di morbida. Pertanto uno spostamento alle 9 dell’orario di inizio delle lezioni comporterebbe uno sforzo importante per le aziende, in termini di uomini e mezzi e quindi di costi per la collettività”.