SONDRIO – Mentre sale ancora il numero dei ricoverati al Morelli – oggi 93, di cui 7 in Terapia intensiva – i rappresentati degli enti locali della provincia di Sondrio hanno riattivato la cabina di regia allo scopo di per mettere in luce le criticità del territorio e per declinare le misure di contenimento adottate da Governo e Regione.
Questi i principali temi affrontati dall’assessore regionale alla montagna Massimo Sertori, dal presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, dal sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, dal direttore generale di Asst della Valtellina e dell’Alto Lario Tommaso Saporito, e dal direttore generale dell’Ats della montagna Lorella Cecconami, che oggi hanno ripreso quella che era diventata una consuetudine, quasi quotidiana, durante la prima ondata della pandemia.
“Andando incontro ad un periodo molto difficile – sottolinea Sertori – abbiamo ripreso questo metodo di coordinamento per cercare di attuare tutte quelle azioni che possano scongiurare un nuovo lockdown generale, che sarebbe drammatico dal punto di vista economico”.
Prosegue, intanto, l’impegno dell’Ats della montagna nell’individuazione rapida dei casi positivi e dei loro contatti stretti al fine di individuare e bloccare lo sviluppo di possibili focolai nelle comunità (scuole, famiglie, RSA). In soli 20 giorni sono stati effettuati più di 7000 tamponi a cittadini residenti nel territorio dell’Asst Valtellina e Alto Lario con un tasso di positività pari a circa il 10%.
Tutti i soggetti coinvolti hanno deciso di lanciare un unanime appello: “Sappiamo bene quanto violenta sia la malattia nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, alle quali rivolgiamo l’appello accorato di uscire di casa il minimo indispensabile e solo per necessità primarie”.