MILANO – I consiglieri d’opposizione di Regione Lombardia hanno presentato un’interrogazione con riposta scritta all’assessore al welfare Giulio Gallera allo scopo di fare chiarezza sulla situazione dell’ospedale Morelli di Sondalo.
“Fare chiarezza – dicono i firmatari – è una questione di rispetto nei confronti dei sindaci e della comunità montana e mantenere un presidio così importante deve essere l’obiettivo di tutti”.
A marzo 2020 – si evince dall’interrogazione depositata a prima firma da Niccolò Carretta (Azione) e sottoscritta dai consiglieri Strada (LCE), Baffi (IV), Borghetti, Girelli, Pizzul (PD) e Usuelli (+Europa – Radicali) – il Morelli di Sondalo è diventato un ospedale Covid-19 e ha offerto già nelle primissime settimane di aprile un contributo fondamentale per la cura dei malati non solo della provincia di Sondrio.
A giugno, però, sono iniziati i primi malumori poiché, se inizialmente l’assessore Gallera aveva rassicurato le amministrazioni locali circa l’utilizzo di fondi ministeriali per adeguare i padiglioni 6 e 7 come da richiesta dei sindaci dell’Alta Valle, i fondi ministeriali sarebbero stati poi utilizzati per ristrutturare i padiglioni 1 e 4, destianti per la cura di pazienti Covid.
“Considerate le numerose dichiarazioni – sottolineano i consiglieri di opposizione – l’impegno profuso di esponenti della maggioranza, la mozione Usuelli, approvata all’unanimità, che impegnava la giunta a salvaguardare l’Unità Spinale di Sondalo e a non autorizzare alcun depauperamento delle Alte Specialità e delle Attività Chirurgiche, abbiamo deciso di depositare un’interrogazione per fare luce sul futuro del Morelli”.
Grazie a questo atto l’opposizione regionale auspica di conoscere le tempistiche con cui Regione Lombardia intende far ripartire a pieno regime le attività all’interno del Morelli ma, soprattutto, se è intenzione della Giunta depotenziare l’ospedale di Sondalo una volta trascorsi i 6 mesi di sospensione del piano di sviluppo sanitario provinciale.