SONDALO – Sono ormai 95 i pazienti Covid ricoverati all’ospedale Morelli di Sondalo. Dopo l’apertura del quarto reparto, sempre nel padiglione uno, si sta lavorando per predisporre un nuovo modulo di Terapia intensiva, nel padiglione quattro, con sette posti letto che si aggiungeranno ai sette già occupati. Oltre ai 95 ricoverati vanno considerati i 15 pazienti ospitati negli Obi, i reparti di Osservazione breve intensiva, in attesa di essere trasferiti nei reparti Covid-19.
Ai medici interni al Morelli, infettivologi e pneumologi, coordinati da Chiara Rebucci, in questi giorni si sono aggiunti alcuni professionisti in pensione, che già a primavera erano rientrati temporaneamente al lavoro per coadiuvare i colleghi nei reparti Covid-19, e altri sono pronti a tornare al lavoro. Altri medici si sono volontariamente spostati da Sondrio, così come molti infermieri: all’allestimento dei nuovi reparti, infatti, corrisponde il trasferimento di personale sanitario.
“Abbiamo quattro reparti aperti e ci auguriamo che non ne servano altri – sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito – ma saremo pronti ad allestirne di nuovi in caso di necessità. In una situazione oggettivamente molto difficile quello che chiediamo ai cittadini è collaborazione per scongiurare nuovi ricoveri, l’impegno costante a rispettare le regole e a proteggersi in maniera adeguata”.
Sul fronte dei tamponi il Laboratorio di analisi diretto da Antonio Croce lavora a pieno ritmo dalle 7 di mattina all’una di notte, con reperibilità nelle restanti ore per urgenze, processando addirittura 400 tamponi al giorno, la metà dei quali di studenti e personale delle scuole. I risultati vengono garantiti perlopiù in giornata, al più tardi la mattina successiva, mentre per i tamponi urgenti la risposta arriva entro un’ora.
Presso il laboratorio dell’ospedale di Sondalo, che non dispone delle attrezzature né del personale tecnico necessario per grandi quantitativi di tamponi, vengono sempre garantiti entro un’ora i risultati degli esami classificati come “urgentissimi”.