CHIAVENNA – Sorgerà all’interno di alcuni spazi dell’ex convento dei Cappuccini a Chiavenna, il Centro grandi frane alpine, una vera e propria novità che sarà dedicata allo studio ed all’approfondimento degli episodi franosi non soltanto dal punto di vista geologico, ma anche da quello storico e sociale. L’azione si inserisce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Amalpi18” che come scopo ha quello di sviluppare iniziative per la conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale. L’ente capofila del progetto è la Comunità montana Valchiavenna.
“Il Centro grandi frane alpine – spiega il presidente della Cm, Davide Trussoni – raccoglierà al suo interno, tra gli altri, i documenti inerenti gli episodi che hanno colpito il territorio nel corso della storia, come ad esempio la frana di Piuro del 1618. Sarà dato particolare spazio anche al tema del monitoraggio delle frane, oltre ovviamente a tutti gli studi in atto sui fenomeni franosi più importanti della zona, come quello di Gallivaggio“.
L’intenzione sarebbe quella di partire con i lavori e gli adeguamenti degli spazi nel minor tempo possibile. “Prevediamo di poter cominciare durante il prossimo inverno – conclude Trussoni – in modo da riuscire ad essere operativi verso la primavera inoltrata o, al massimo, all’inizio della prossima estate“.