CHIAVENNA – Da oggi anche il presidio di Chiavenna è stato trasformato in ospedale Covid-19 per i pazienti paucisintomatici, cioè con sintomi lievi.
L’Azienda ha proceduto celermente questa mattina dopo che è stata rilevata la positività al coronavirus in 12 pazienti ospitati nel reparto di Medicina, in cura per altre malattie, allo scopo di isolarli, a tutela della sicurezza degli altri pazienti ricoverati, una decina in totale, degli operatori dell’ospedale e del territorio. Sono passate circa 12 ore da quando, nella giornata di ieri, uno dei pazienti aveva evidenziato sintomi febbrili e, come prassi, era stato effettuato il tampone. Il risultato positivo aveva fatto scattare il protocollo previsto in questi casi: tutte le altre persone ricoverate erano state sottoposte al test e, al momento, altre 11 sono positive. Si attendono gli esiti per gli altri malati e per il personale.
“I 12 pazienti – rassicura il direttore sanitario Giuseppina Ardemagni – non presentano problemi gravi e sono stati subito separati dagli altri. Per questo motivo rimarranno ricoverati all’ospedale di Chiavenna dove ci sono tutte le professionalità e le competenze per curarli in maniera adeguata. Sono tenuti sotto stretto controllo poiché se manifestassero anche soltanto dei segnali di un possibile aggravamento verrebbero immediatamente trasferiti al Morelli“. Si tratta di pazienti già in trattamento per altre patologie di area medica, non gravi, tutti residenti in Valchiavenna, di età diverse, positivi al covid-19 ma con lievi sintomi, al pari di altri che, in queste settimane, con la seconda ondata della pandemia, sono arrivati al Pronto soccorso dell’ospedale di Chiavenna e sono stati seguiti nel reparto Obi, l’osservazione breve intensiva, dove, nella maggior parte dei casi sono rimasti per pochi giorni prima di fare ritorno nelle loro abitazioni. Per alcuni dei pazienti accolti nell’Obi di Chiavenna si è reso necessario il trasferimento all’ospedale Morelli, come è avvenuto peraltro questa mattina per due di loro che erano stati ricoverati nei giorni precedenti. La trasformazione in ospedale Covid-19 non avrà altri effetti, in quanto da settimane, a seguito dell’aumento dei contagi, i ricoveri erano stati sospesi.
“La situazione è sotto controllo – conclude il direttore sanitario Ardemagni -: presso l’ospedale di Chiavenna il Pronto soccorso è operativo e vi si accede in completa sicurezza, mentre per i ricoveri il presidio di riferimento è quello di Sondrio che accoglie i pazienti da tutta la provincia. Quanto è avvenuto deve convincere tutti della necessità di adottare le protezioni poiché il virus è diffuso ovunque e vi sono persone asintomatiche, ignare della loro positività, che involontariamente lo trasmettono“.