MILANO – Proseguono i tentativi di garantire l’apertura agli impianti di risalita nel mese di dicembre.
A chiedere al Governo Conte di approfondire maggiormente l’argomento è l’assessore alla montagna di Regione Lombardia Massimo Sertori che sottolinea come “Il Dpcm del 3 novembre prevedeva che, con l’adozione di un apposito protocollo, le regioni in zona gialla avrebbero potuto aprire gli impianti di risalita”.
Il protocollo è stato approvato da tutte le regioni interessate nei giorni scorsi ma, prima di essere sottoposto al comitato tecnico scientifico il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto sapere che le funivie non verranno, comunque, riaperte.
In Lombardia il comparto turistico legato alla neve vale un miliardo e 200milioni di euro ed intere provincie, non ultima quella di Sondrio, hanno un’economia basata, in larga parte, sul turismo invernale.
“In più – aggiunge Sertori – viviamo in un contesto nel quale gli stati confinanti, come Svizzera ed Austria, hanno dato il via libera agli impianti di risalita ed è facilmente prevedibile che gli appassionati andranno oltreconfine, dove non si sono protocolli rigidi come quello approvato da noi”. Le norme comportamentali proposte dalle regioni prevedono, tra le altre cose, una capienza massima delle piste ridotta al 50%, l’utilizzo della mascherina e il distanziamento sociale.
“Chiediamo a Conte – conclude Sertori – si approfondire meglio questo argomento, stiamo commettendo un errore moto grave e a farne le spese sarà l’economia di intere vallate”.