CHIAVENNA – A Chiavenna non ci sarà nessuna riduzione sensibile della Tari per il 2020. I finanziamenti disposti dal “Fondo Covid”, infatti, non possono venire utilizzati se non per coprire le minori entrate derivanti direttamente dalla crisi scatenata dall’epidemia. Impossibile, quindi, riuscire ad adottare uno sconto superiore a quello previsto dalla norma in corso che è stato fissato al 10%.
“La Tari – sottolinea il vicesindaco di Chiavenna Davide Trussoni – era l’unica imposta comunale che poteva essere gestita direttamente dalle amministrazioni locali. Negli ultimi anni, grazie ad un costante impegno sia nostro che dei cittadini eravamo riusciti ad ottenere ottimi risultati, sia per quando riguarda l’abbassamento dei costi sia per l’aumento della percentuale di rifiuto riciclato”. Al momento non sono ancora disponibili i dati sulla raccolta dell’ultimo anno ma la sensazione diffusa, non solo a Chiavenna ma anche in altre realtà, è che, purtroppo, si sia tornati indietro di anni.
A sottolineare dai banchi della minoranza l’importanza di sensibilizzare la popolazione nel corretto conferimento dei rifiuti Marco Della Bella che, nel consiglio comunale tenutosi nel tardo pomeriggio di ieri, ha avanzato la proposta di avviare una campagna di informazione tramite social: “Mollare ora – sottolinea – significa vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi”.