SONDRIO – Il crocevia, anche per la provincia di Sondrio, sarà la data dell’11 dicembre, quella del probabile ritorno in “zona gialla” della Lombardia. Potrebbero così riaprire i anche gli oltre 1100 tra ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi dopo oltre un mese di chiusura.
“Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – sottolinea Coldiretti Sondrio – si sono propagati a cascata sull’intera filiera agroalimentare, con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”. A pesare sono state anche le limitazioni a carico delle aziende agrituristiche con attività di ristorazione, che si trovano in grande difficoltà quest’anno per le misure di contenimento già adottate e il crollo del turismo.
“Dalla tenuta del tessuto economico e sociale delle aree interne dipende molto delle possibilità di ripresa della nostra economia – ricorda il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini – Ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei piccoli borghi e Valtellina e Valchiavenna ne sono un esempio: la nostra economia rischia di essere duramente colpiti dallo stop agli spostamenti e al turismo in montagna”.