Storia. Da Piuro a Praga: uno studio sul commercio nell’Età Moderna

PIURO – C’è anche un po’ di storia della Valchiavenna nella ricerca – recentemente pubblicata con il titolo “Seta, vetro e spezie: il commercio tra Praga e l’Italia 1500-1620 – condotta dalla professoressa Marie Buňatová, docente all’Istituto di Storia all’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca a Praga.

Buňatová si era recata a Piuro nell’estate del 2017 quando aveva avuto modo di incontrare Gianni Lisignoli, presidente dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro attiva, tra le altre cose, anche nella campagna archeologica condotta sul sito del Mot del Castel. “Fu in quella occasione – sottolinea Lisignoli – che la professoressa mi parlò della ricerca che aveva in corso sui migranti in Boemia delle nostre valli alpine italiane e svizzere”.

A distanza di poco più di tre anni da quell’incontro Buňatová ha scritto a Lisignoli, comunicandogli la pubblicazione delle sue ricerche sulle relazioni ceco-italiane, in cui la storia della Valchiavenna è stata oggetto di grande attenzione. “La storia della Valchiavenna – sottolinea la docente universitaria – e delle famiglie del posto, i cui membri hanno anche vissuto a Praga o Vienna, mi continua ad interessare molto per cui mi piacerebbe rimanere in contatto con l’Associazione italo- svizzera per gli scavi di Piuro”.

Il libro di Buňatová presenta una trattazione nuova e moderna del tema dei contatti commerciali tra Praga e l’Italia alle soglie della prima età moderna. L’economia e il commercio sono presentati non solo come un mondo di numeri e prezzi delle merci, ma soprattutto come un mondo di persone che superano instancabilmente lunghe distanze e altri ostacoli per entrare in contatto con i loro partner stranieri e fornire ai loro clienti le spezie, la seta e altri beni di lusso.