Sentieri letterari. L’ultimo libro di De Bortoli presentato agli studenti valtellinesi

SONDRIO – Nuovo appuntamento con la rassegna culturale online dal titolo “Sentieri letterari nella contemporaneità” che ha visto la partecipazione di oltre 250 fra studenti e docenti collegati ieri sera in diretta sul canale Youtube dell’Ust di Sondrio.

Protagonista dell’incontro, promosso dall’Ufficio scolastico territoriale in collaborazione con Arca Fondi SGR, il celebre editorialista Ferruccio De Bortoli che ha presentato il suo ultimo libro “Le cose che non ci diciamo (fino in fondo)”, aprendo una lucida e significativa riflessione rispetto all’attuale scenario economico, politico e culturale del nostro Paese.

Ad arricchire la discussione sono stati il giornalista e già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, l’economista Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Carlo Cottarelli e Ugo Loser, Amministratore delegato Arca Fondi.

“È un vero onore avere con noi ospiti tanto prestigiosi che, attraverso i loro interventi, contribuiscono a dare grande lustro al nostro territorio ma soprattutto a fornire preziosi strumenti per aiutare i giovani a riflettere e a porsi delle domande per comprendere meglio la realtà in cui vivono – ha esordito il Dirigente Ust, Fabio Molinari – Ringrazio tutti i relatori per la disponibilità e in particolare Arca Fondi che ha donato 200 copie del volume per le scuole delle province di Sondrio e Cremona”.

All’appuntamento non ha voluto mancare nemmeno il Prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello che, dopo aver portato i suoi saluti, ha posto l’accento su alcuni temi cardine del volume. “Di questo testo mi ha molto colpito il riferimento al valore della ‘parsimonia’: l’importanza di condividere ciò che si ha senza sprecare nulla. E ancora il concetto fondamentale di ‘capitale umano’ poiché la persona è una risorsa preziosa che vale molto di più di tutti gli altri elementi che compongono la forza di una Nazione”.

“Con questo libro ho cercato di richiamare il dibattito pubblico alla responsabilità delle proprie scelte – ha spiegato De Bortoli – Oggi, paradossalmente, viviamo nella convinzione che le risorse siano illimitate ma dobbiamo anche dire agli italiani che, prima o poi, la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti finiranno. Fondamentale è il tema della responsabilità rispetto al debito e del ruolo dello Stato in un’economia di mercato: non esistono pasti gratis, i debiti andranno ripagati e, in quest’epoca in cui abbiamo bisogno di risorse per far fronte alla pandemia, gli sprechi rappresentano un delitto”.