Sondalo. Protesi e corruzione? Nei guai ex primario del Morelli e fornitore

SONDALO – I finanzieri della Guardia di Finanza di Sondrio hanno eseguito dei decreti di sequestro preventivo per oltre 170mila euro nei confronti 2 indagati (un medico già primario di un reparto dell’ospedale di Sondalo e l’amministratore delegato di una società fornitrice di protesi ortopediche), i quali, a seguito di un accordo corruttivo erano riusciti ad estromettere altri fornitori dalla procedura negoziata per l’aggiudicazione di impianti di stabilizzazione vertebrale. Il decreto di sequestro preventivo è stato eseguito anche nei confronti della società coinvolta.

In particolare i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Sondrio sono stati delegati dall’ex Procuratore della Repubblica valtellinese Claudio Gittardi a svolgere indagini a seguito di un esposto presentato, nel mese di febbraio 2018 dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valtellina e dell’Alto Lario su presunte frodi nelle forniture (eseguite a partire dal mese di settembre 2016) di impianti ortopedici di stabilizzazione vertebrale prodotti da una società italiana interamente controllata da una società francese che ha portato l’Autorità giudiziaria ad ipotizzare, a carico degli indagati, i reati di corruzione, turbata libertà degli incanti nonché, confronti del medico, truffa aggravata ai danni dello Stato.

Nella vicenda sono risultati coinvolti un primario (che ha diretto un Reparto dell’Ospedale di Sondalo dal febbraio del 2016 al luglio del 2018), in concorso con l’amministratore delegato della società fornitrice dei citati impianti, che a seguito dell’ipotizzato accordo corruttivo avrebbe retribuito il primario tramite la corresponsione di consistenti utilità sotto forma di parcelle, consulenze e convegni (anche all’estero), nonché mediante il pagamento di spese di viaggio connesse alle attività lavorative del medico indagato, in ragione del decisivo contributo che lo stesso avrebbe fornito nell’indirizzare la scelta del contraente verso la società in parola, estromettendo dalla partecipazione alla procedura negoziata gli altri concorrenti fornitori di analoghi dispositivi ortopedici.

A conclusione delle indagini sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Sondrio il primario in parola e l’amministratore delegato della società, nonché la società fornitrice stessa per la responsabilità amministrativa dell’ente.

La società, peraltro, non aveva mai predisposto il modello contenente le misure di organizzazione, gestione e controllo idonee a prevenire la commissione degli illeciti penali, quali ad esempio, il reato di corruzione e di truffa aggravata ai danni dello Stato.