SONDALO – L’ospedale Morelli perde un altro medico con le dimissioni del neurochirurgo Giovanni Cella.
A puntare i riflettori sulla direzione – sia generale sia sanitaria – ritenuta “incapace” è Ezio Trabucchi, del comitato “Io sto con il Morelli”, da subito schierato a difesa del nosocomio dell’Alta Valtellina.
“Validi professionisti se ne vanno, vittime di una situazione ‘ambientale’ particolarmente difficile e dell’azione costante di smantellamento del Morelli – sottolinea – Oggi ci scrivono alcuni medici per dare atto che la nostra (pubblica e forte) denuncia dei mesi scorsi era fondata e motivata ma che essa è rimasta sostanzialmente inascoltata”.
A rimarcare la grave situazione nella quale si trova l’ospedale di Sondalo anche un’altra anima del comitato, Giuliano Pradella, tra i firmatari del progetto si sviluppo sanitario alternativo a quello presentato dal politecnico di Milano. “Con l’ultima notizia riguardante il caso Cella – sottolinea – si esauriscono le possibilità della ricostituzione del Morelli. Complimenti a chi dorme e a chi distrugge”.
Intanto gli attivisti tornano a proporre, per l’ennesima volta, l’unica soluzione che, dal loro punto di vista, potrebbe assicurare un futuro d’eccellenza all’ospedale sondalino ovvero garantire al nosocomio l’autonomia attraverso la costituzione di una fondazione di partecipazione pubblico-privata.
M. B.