MILANO – L’appello è stato spedito nei giorni scorsi alla FIGC nazionale dal Comitato Regionale Lombardo, presieduto da pochi giorni da Carlo Tavecchio, ma è il frutto della volontà delle società lombarde del settore dilettanti che hanno espressamente rimarcato la loro richiesta di annullare la stagione e di rimandare la ripresa alla prossima estate.
La pandemia di Covid 19 ha impedito finora a chiunque di potersi allenare e quindi di poter giocare, eccezion fatta per il mesetto iniziale nel quale sono state giocate alcune partite, e quindi per le società lombarde è impensabile, vista anche la situazione attuale che non permette ancora l’inizio degli allenamenti, incominciare a giocare a marzo. Anche perché i campionati dilettantistici, dalla Promozione alla Terza categoria, non sono di interesse nazionale e quindi con la normativa vigente non potrebbero assolutamente ripartire. Diversa la questione inerente l’Eccellenza, con molti club che invece hanno mostrato l’intenzione di riprendere. Ma quante società sono disposte a ricominciare in Eccellenza? E se alcune non riuscissero a riprendere? Quali sarebbero le conseguenze? Queste le richieste del Comitato Regionale Lombardo ma la decisione finale spetta alla FIGC nazionale che dovrà prendere una decisione a breve. Almeno si spera.
Intanto abbiamo chiesto un parere al Delegato Regionale Diego Fattarina, morbegnese e unico valtellinese presente nel CRL. “La mia idea, espressa già da tempo, – dice Fattarina – è quella di terminare qui la stagione 2020/21, un’annata che di fatto non è mai cominciata. Di azzerare tutto e di ripartire l’anno prossimo con gli stessi organici. Ma di problemi ce ne sono. In primis ho chiesto al presidente Tavecchio di farsi portavoce a Roma dell’esigenza primaria di restituire in toto la quota di iscrizione già versata dalle società ad inizio stagione e di restituire anche quanto versato per le varie assicurazioni. E’ chiaro che qui il Governo deve dare dei “benefit”, dei ristori importanti, per dare la possibilità alla FIGC di rimborsare le società. Sono soldi importanti per permettere ai sodalizi di ripartire la prossima estate in vista di una stagione, la prossima, che vedrà molti club in crisi per la mancanza o la diminuzione degli introiti derivanti dagli sponsor. E temo che molte società, senza i dovuti rimborsi e con meno sponsor, possano purtroppo dover alzare bandiera bianca. Noi non vogliamo che questo accada”.