SONDRIO – “Fratelli tutti”, l’Enciclica di Papa Francesco, è stata al centro del nuovo appuntamento con la rassegna “Sentieri letterari nella contemporaneità” organizzata dall’Ust di Sondrio.
A discutere in diretta streaming sono stati monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, Antonio Spadaro, giornalista, direttore della rivista “La Civiltà Cattolica”, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e docente dell’Università Roma Tre, introdotti da Luigi Fiorentino, capo di Gabinetto del Ministro dell’Istruzione, Salvatore Pasquariello, Prefetto di Sondrio e Fabio Molinari, dirigente Ust.
Secondo l’analisi di Delpini, l’invito contenuto nel testo firmato da Bergoglio è a costruire un nuovo comportamento a partire dai poveri, secondo una dottrina che non si crea dal fondamento della nostra teologia, ma “che si propone ascoltando gli altri come una invocazione, ascoltando l’umanità come un gemito”. La seconda riflessione proposta dall’Arcivescovo di Milano ha riguardato invece il fondamento della fraternità al centro dell’Enciclica stessa: “Il Papa lo riconosce come elemento condiviso dalle diverse culture, accenna alla firma della Dichiarazione di Abu Dhabi, la dichiarazione che ha unito due importantissime tradizioni religiose”.
Pasquariello ha invece ricordato don Roberto Malgesini, il religioso ucciso nel 2020 a Como proprio da una delle persone che assisteva. Il Prefetto di Sondrio ha letto la motivazione del conferimento della medaglia d’oro al merito civile individuando in quei pensieri “la sostanza dell’essere uomo e donna oggi, al di là del Cristianesimo che aiuta a esaltare le nostre virtù umane. Il nostro è un mondo in cui vengono radicalizzate le differenze: il Papa ci sollecita ad abbandonare questo dualismo polarizzato a favore di un nuovo inizio”.
Non ha fatto mancare il suo saluto Molinari, ricordando anche come l’Enciclica più che mai manifesti la stessa inclusione che sta alla base anche dell’azione scolastica, un obiettivo talvolta molto difficile da garantire soprattutto in alcuni complicati contesti.
Don Roberto Malgesini. A Como presto una piazza intitolata al “prete degli ultimi”