Sondalo. Con la coca sotto il sedile: nei guai due giovani del posto

SONDALO – Guida in stato di ebrezza, controlli antidroga, multe per ubriachezza molesta e per aver infranto le norme del Dpcm: questo il bilancio dei controlli effettuati in alta Valtellina dai Carabinieri della Compagnia di Tirano.

Durante un controllo alla circolazione stradale, i militari dell’Aliquota Radiomobile di Tirano hanno fermato due giovani già noti per passate vicende legate agli stupefacenti. Anche in ragione del nervosismo manifestato dai due, il controllo si è fatto più approfondito e trovando della cocaina nascosta sotto il sedile del passeggero. Vista la modica quantità, i due ragazzi, entrambi classe 99 e residenti a Sondalo, sono stati segnalati alla Prefettura di Sondrio quali assuntori di sostanze stupefacenti.

Nei giorni scorsi durante i numerosi controlli effettuati, è stato fermato in orario serale un uomo residente a Tirano a bordo della propria autovettura, risultato positivo al test alcolemico, con un tasso superiore a 1,5 mg/l e pertanto gli è stata ritirata la patente e sequestrato il veicolo su cui viaggiava.

Quando ancora erano in vigore le restrizioni della “zona arancione” una pattuglia dei Carabinieri di Bormio ha proceduto al controllo di un bar di Valdisotto dove vi era la presenza di un soggetto che consumava alcolici all’interno del locale, in palese stato di ubriachezza. Il cliente è stato deferito per ubriachezza, dato il proprio comportamento anti-sociale, mentre la titolare del bar è stata deferita per aver somministrato bevande alcoliche a persona in manifesto stato di ubriachezza; oltre a questo, vista la situazione particolare, veniva anche sanzionata per aver violato le norme legate all’emergenza Covid, in quanto permetteva la consumazione sul posto.

Sempre in Alta Valle, in particolare a Bormio e Livigno, due soggetti sono stati fermati ed arrestati in quanto su di loro pendevano due mandati di cattura per espiazione pena definitiva, legati a passate vicende giudiziarie. Entrambi sono stati posti in detenzione domiciliare nelle proprie abitazioni.