Vigili del fuoco. Distanziamenti assenti e mascherine “sbagliate”: sale la protesta

TIRANO – La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancanza di un secondo autista al distaccamento dei Vigili del fuoco di Tirano lo scorso 8 febbraio.

In caso di chiamate di emergenza – cosa che fortunatamente non è accaduta – il personale si sarebbe dovuto quindi assiepare su di un unico mezzo, trovandosi nell’impossibilità di rispettare il distanziamento di un metro al fine di evitare il propagarsi del Covid-19.

“Abbiamo interpellato il Comandante Provinciale – sottolinea il coordinatore provinciale dell’Unione sindacale di base dei Vigili del fuoco Marco Paganoni – il quale, impossibilitato ad un immediata risoluzione della problematica, suggeriva di contattare il funzionario di guardia. Abbiamo pertanto informato entrambi riguardo il disagio che stava vivendo e subendo il personale di Tirano, non meno grave la diversità di trattamento rispetto al personale in servizio nelle altre sedi”.

La linea guida Ministeriale, relative alle direttive generali, per lo svolgimento degli interventi di soccorso, prevede che tutti i Comandi provinciali, compatibilmente con l’organizzazione del dispositivo di soccorso, devono assicurare i servizi di istituto anche avvalendosi, delle “partenze ridotte”. Tali squadre dovranno essere impiegate per la risoluzione di interventi di minore complessità. In caso di intervento più complesso , la squadra “completa” può essere integrata in caso di effettiva esigenza, su richiesta del responsabile delle operazioni di soccorso.

“L’amministrazione Centrale – prosegue Paganoni – presta particolare attenzione in merito al distanziamento sociale ma le indicazioni vengono disattese dal Comando Provinciale di Sondrio, come nel caso di Tirano. Ancora in sede Centrale, ad un anno della pandemia, i fogli ‘listoni’ di servizio non prevedono la partenza ridotta, ideata appunto per evitare inutili sovraffollamenti all’interno degli automezzi”.

Altra problematica quella relativa alle mascherine di protezione dal Covid-19: nel kit presente sugli automezzi di soccorso sono in dotazione mascherine poco funzionali, ovvero le FFP2 con valvola, le quali hanno la caratteristica di proteggere chi le indossa ma non gli altri colleghi e le vittime.