SONDRIO – Sono 450 i lavoratori stagionali del comparto sciistico che rischiano di essere lasciati privi di un ammortizzatore sociale a causa della mancata riapertura degli impianti di risalita.
A lanciare l’allarme il coordinatore Fit Cisl Sondrio Michele Fedele che sottolinea come “Se per i ‘fissi’ esiste un sistema di ammortizzatori sociali, in parte integrativo del mancato reddito, per gli stagionali, invece, l’unica copertura è data dal salario di disoccupazione (NASPI) che, però, ha una durata limitata in quanto collegata al pregresso lavorativo di ogni singolo lavoratore e, per molti di questi lavoratori, detta copertura è scaduta o è in prossimità di scadenza”.
Per questo motivo la sigla sindacale chiede che venga istituito un sistema di ammortizzatori sociali ad hoc che, in questa fase di emergenza, garantisca agli stagionali – pari al 75% circa dei 600 impiegati nel settore – un sostegno aggiuntivo al reddito e che si sostanzi in un prolungamento temporale dei tempi di durata della disoccupazione ordinaria, cercando anche di comprendere in questo sistema tutti i lavoratori stagionali del comparto turistico.