MADESIMO – Due interventi consecutivi sabato per la Stazione di Madesimo del Soccorso alpino. Il primo intorno alle 16 in Val Sghisarolo, sotto il Pizzo Ferré, zona Monte Spluga, a una quota di 2880 metri, per uno sci-alpinista che aveva riportato un trauma a un ginocchio.
Il secondo allertamento è arrivato a un quarto d’ora circa dalla prima attivazione, nel comune di Campodolcino, sopra l’Alpe Angeloga, in località Valle Rabbiosa, a 2.000 metri di altitudine, per un escursionista con un problema alla caviglia; stava rientrando con altre persone dalla zona del Pizzo Stella. Sono partite le squadre della VII Delegazione Valtellina Valchiavenna del Cnsas (Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico), insieme con i militari del Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza di Madesimo.
Il primo intervento è stato risolto dall’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) di Sondrio, che ha raggiunto l’infortunato, lo ha portato a valle e poi ha recuperato il resto del gruppo.
Nel frattempo le squadre territoriali, partite da Fraciscio, hanno raggiunto l’altro infortunato (un uomo del 1973 di Cologno Monzese), lo hanno immobilizzato e calato con una barella speciale lungo un tratto molto ripido, infine lo hanno portato in paese a Fraciscio. L’intervento, complesso in quanto il toboga è condotto su un terreno misto, si è concluso poco dopo le 20.
“È molto importante quando si va in montagna – annota il CNSAS -, avere un’attrezzatura adeguata, dalle calzature all’abbigliamento, fino a tutti i dispositivi necessari. Un’altra componente essenziale è la valutazione del percorso: i tempi dell’andata e del rientro, per esempio, vanno considerati con attenzione, soprattutto se si sale a quote elevate. La programmazione dell’itinerario in base alle proprie capacità, alle condizioni meteorologiche e ambientali è uno dei fattori chiave per andare in montagna in sicurezza”.