SONDRIO – Un’area degradata da riqualificare, la collaborazione tra pubblico e privato, l’opportunità di risolvere in una volta sola più di un problema, l’occasione di un bando statale per ottenere il finanziamento necessario. L’area ex Enel, nella zona est della città, compresa tra le vie Nani e Europa e la ferrovia, in una zona tranquilla e poco distante dal centro, ben si presta a un’integrazione fra edilizia residenziale e commerciale e ambito sociale di servizio attraverso un progetto da quasi 16,5 milioni di euro, redatto dagli architetti Simone Cola e Giovanni Vanoi, già approvato dalla Giunta comunale, la cui realizzazione è subordinata alla concessione del finanziamento nell’ambito del bando PinQuA, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare bandito dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il piano ha un nome, “Rigenerazione Integrata Urbana Sondrio”, che ne riassume i contenuti: intervenire su un comparto urbano con fabbricati dismessi da anni per dotare la zona di una serie di servizi pubblici, fornendo una risposta alla domanda di edilizia sociale, con spazi caratterizzati da un’elevata qualità urbana e ambientale.
“Partendo dal piano attuativo presentato da un operatore e già autorizzato – spiega l’assessore all’Urbanistica Carlo Mazza -, come Amministrazione comunale ci siamo inseriti promuovendo una partnership tra pubblico e privato che consente di realizzare gli obiettivi di entrambi e di trasformare un’area dismessa in un luogo attrattivo e inclusivo che integra le funzioni residenziale e commerciale con quelle sociali. Un progetto con una visione costruttiva innovativa, attento alla sostenibilità ambientale e con ampi spazi verdi, che valorizza l’intera zona est della città”.
In origine gli edifici dismessi ospitavano uffici, depositi e la mensa aziendale dell’Enel: oggi, dopo oltre 15 anni di abbandono, l’area è a rischio degrado, sia edilizio che sociale. Il progetto prevede, nello specifico, il recupero di uno dei fabbricati esistenti, la demolizione e realizzazione ex novo di tre edifici e altre opere. L’intervento, a suo tempo promosso da un operatore privato, è stato rivisitato per estendere gli ambiti dell’edilizia residenziale e del terziario ai servizi di natura pubblica e collettiva, attualmente collocati in altre zone, che necessitano di nuovi spazi.
L’accordo con il privato, la Griim Srl, prevede la cessione al Comune di circa cinquemila metri quadrati di superficie residenziale da destinare al Centro autismo, al Centro di prima accoglienza, a 20 alloggi temporanei, a una cinquantina di appartamenti di housing sociale, a sedi per le associazioni cittadine e ambulatori.
Nell’intervento è inclusa anche la realizzazione di un sovrappasso ciclopedonale alto sei metri, nella parte più orientale, per superare la ferrovia e la via Stelvio e collegare la zona al centro città. Dall’imbocco della passerella partirà un percorso pedonale, lungo 330 metri, che costeggerà il canale idroelettrico dell’Enel fino a raggiungere il Sentiero Valtellina. Nella zona a ovest delle palazzine verrà creata una nuova area comunale per le manifestazioni pubbliche, adatta ad ospitare circhi e giostre. Importanti sono anche le opere che verranno realizzate nelle vicinanze della zona, come la riqualificazione degli spazi antistanti il liceo Donegani, l’ampliamento da 10 a 40 posti auto del parcheggio esistente. È inoltre previsto un intervento di mitigazione della linea elettrica ad alta tensione esistente con interramento di alcuni tralicci e schermatura dei cavi.
“Grazie a questo intervento – evidenzia il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Lorenzo Grillo Della Berta – saremo in grado di fornire una risposta puntuale a problematiche che si trascinano da molti anni senza trovare soluzione, oltre a riqualificare un’ampia zona abbandonata. Il nostro intento è quello di creare una sorta di cittadella dell’accoglienza riunendo centro di accoglienza, residenze sociali, servizi pubblici, spazi per le associazioni e una nuova sede, più moderna e accessibile, per il Centro autismo, in un contesto urbano rigenerato piacevole da vivere e comodo da raggiungere. Grazie all’impegno dei nostri uffici, e in particolare dei dirigenti Gianluca Venturini e Luca Verri, siamo riusciti a presentare lo studio di fattibilità in tempo utile per partecipare al bando statale e sperare di ottenere l’ingente finanziamento necessario per realizzare il progetto”.
Il Centro di accoglienza notturna troverà posto al piano terra della palazzina un tempo destinata a mensa, che verrà ristrutturata: sono previste camere a due o tre letti per un totale di circa 15 posti, oltre ai servizi e agli spazi per le associazioni che gestiscono il servizio per conto del Comune. Il secondo e il terzo piano, che avranno un accesso indipendente, saranno destinati a circa 15 residenze di housing temporaneo con appartamenti da due, tre e quattro posti, oltre a spazi collettivi per la socialità. Delle tre palazzine oggi esistenti, che verranno tutte demolite e ricostruite ex novo, una sarà destinata al Centro polifunzionale disabilità e in particolare all’assistenza e alla cura dei disturbi pervasivi dello sviluppo: due piani da 187 metri quadrati ciascuno che includeranno anche spazi fruibili da un pubblico più ampio, quali la palestra per la psicomotricità, l’area doposcuola e l’area polifunzionale. Un’altra palazzina, con spazi per 1160 metri quadrati, prevede al piano terra ambulatori e ambienti di servizio, mentre i quattro piani saranno destinati interamente a residenze di housing sociale. Nella restante palazzina al piano terra verranno messi a disposizione spazi da adibire a sedi delle associazioni e sarà creata una “casa di quartiere” per riunioni, feste e coworking, mentre nei rimanenti quattro piani verranno realizzate residenze di housing sociale.