Sondrio. L’analisi tamponi “va a mille”: in un anno attività decuplicata

SONDRIO – Oltre 25 mila tamponi processati nel 2020, 15 mila dall’inizio del 2021, più di ottomila a marzo: numeri record per il Laboratorio dell’Ospedale di Sondrio, cresciuti mese dopo mese, durante l’emergenza sanitaria, destinati ad aumentare, secondo necessità, grazie all’installazione della nuova strumentazione automatizzata di Biologia molecolare appena acquistata dall’Asst.

Un passaggio fondamentale per l’autonomia gestionale che consente di soddisfare tutte le richieste del territorio evitando il trasporto dei tamponi nei laboratori di fuori provincia. “Oggi siamo in grado di coprire il fabbisogno ospedaliero e del territorio – spiega il dottor Antonio Croce, direttore del Laboratorio -. Tutti i tamponi molecolari vengono analizzati a Sondrio. In un anno abbiamo quasi decuplicato la nostra capacità di analisi: a metà di aprile del 2020 abbiamo iniziato processando pochi tamponi per soddisfare le esigenze dei nostri ospedali e dei Pronto soccorso. Con l’arrivo di nuova strumentazione da giugno e ancora di più da settembre abbiamo incrementato l’attività fino a raggiungere l’autonomia con l’ultimo acquisto, un’apparecchiatura automatizzata, che ci consente di analizzare anche 700 tamponi al giorno“.

Dall’inizio di marzo la presa in carico è completa: tutti i tamponi eseguiti in provincia di Sondrio, negli ospedali, nei Pronto soccorso, presso gli ambulatori mobili, dal personale dell’Asst e dai medici di base vengono processati presso il Laboratorio del capoluogo, operativo sette giorni su sette, evitando i frequenti viaggi verso i centri di fuori provincia e soprattutto accorciando notevolmente i tempi per i risultati che vengono comunicati entro le 24 ore. In tutto il 2020 erano stati richiesti quasi 31 mila tamponi, di cui cinquemila inviati ad altri laboratori, mentre in questo 2021, in meno di tre mesi siamo già a oltre 15 mila.

Particolarmente nelle ultime due settimane l’aumento dei tamponi effettuati in provincia di Sondrio è stato notevole e il lavoro per i tecnici del laboratorio è aumentato: se in due mesi, tra gennaio e febbraio, si è arrivati a circa settemila tamponi, a marzo, in poco più di tre settimane, il dato è già stato superato. Sul totale complessivo di 8072 tamponi analizzati fino a ieri, 4223 su donne e 3849 su uomini, quelli risultati positivi sono stati 2651 e 5421 i negativi. Seppure considerando che una parte dei tamponi è da riferirsi a persone già controllate, quindi registrate come colpite dal coronavirus, si tratta di una percentuale molto preoccupante.