SONDRIO – Per due giorni questa settimana, mercoledì e oggi, le porte della cucina della mensa “Immensa” di Sondrio si sono aperte e il pranzo è diventato un evento, denominato “Insieme si può”, sia per chi ha lavorato che per chi ha mangiato. Dall’incontro tra Lucia Allegrucci di Immensa e lo chef Giovanni Caracciolo è nata un’idea che si è trasformata in un progetto inclusivo, promosso dai Comuni di Sondrio e di Albosaggia, inserito nell’iniziativa “La nuova Piastra“, che ha coinvolto i ragazzi di SpaH della Fondazione Albosaggia.
Dalla cucina del suo ristorante “Soltojo”, a Caiolo, a quella della mensa che ogni giorno garantisce pasti caldi a chi si trova in difficoltà, chef Caracciolo ha messo in campo la sua passione e il suo talento coadiuvato dai giovani utenti di SpaH. In un momento drammatico, con l’emergenza sanitaria che ha aggravato situazioni già difficili e che ha fatto emergere nuove povertà, questa iniziativa ha unito tante persone infondendo speranza. Un percorso che è solo all’inizio nell’ambizione dei promotori e nell’entusiasmo di chi ha partecipato: l’auspicio è che l’esempio di Caracciolo possa ispirare altri chef locali per far seguire altri pranzi, coinvolgendo altre persone. La mensa è ubicata alla Piastra, il quartiere al centro di un grande progetto di riqualificazione edilizia, sociale e culturale, nel quale questa iniziativa si è inserita. Il promettente inizio lascia presagire futuri sviluppi.
“Grazie a iniziative come “Insieme si può” come enti pubblici realizziamo l’obiettivo di favorire l’integrazione e di promuovere la collaborazione a favore della comunità locale – sottolinea il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Lorenzo Grillo Della Berta -. L’emergenza sanitaria e la crisi economica e sociale che ha causato ci impongono di prestare maggiore attenzione alle persone più fragili e vulnerabili per sostenerle e garantire loro l’aiuto di cui hanno bisogno. Questo progetto, che ci auguriamo abbia un seguito, dimostra l’importanza di fare rete tra pubblico e privato per migliorare l’efficacia degli interventi”.
“È stato entusiasmante promuovere questa iniziativa ed è una grande soddisfazione per noi vederla realizzata – è il commento dell’assessore ai Servizi sociali del Comune di Albosaggia Francesca Carnazzola -: il merito è di Lucia Allegrucci e di Giovanni Caracciolo che l’hanno ideata. I ragazzi di SpaH hanno vissuto una nuova esperienza, tutelati sul fronte della sicurezza, collaborando nella preparazione dei piatti prima dell’arrivo degli utenti e nella sistemazione della sala rimasta vuota al termine del pranzo, mantenendo il distanziamento. Il nostro auspicio è che “Insieme si può” possa crescere coinvolgendo altre persone e altre realtà”.
Immagini da Facebook
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