CHIAVENNA – Il centro vaccinale di Chiavenna, allestito al Palestrone, sembra funzionare ma è polemica sulla “paternità” della struttura.
Il consigliere di minoranza Angelo Frizzi, nel corso del consiglio comunale riunitosi nella scorsa settimana ha, infatti, elogiato l’azione del Comitato a sostegno dell’ospedale di Chiavenna nella decisione di aprire il centro vaccinale nella Città del Mera: “Mi pare che questa del Palestrone sia l’evidenza di una capacità di coesione tra comunità civile e amministrazione che hanno sollecitato l’apertura del centro a Chiavenna, in un primo tempo esclusa da Regione Lombardia”.
A rispondere è stato il sindaco Luca Della Bitta che ha sottolineato come l’azione del comitato abbia “Contato zero nella decisione. In un primo tempo, quando i vaccini erano riservati al personale sanitario, si è deciso di puntare su centri vaccinali all’interno degli ospedali, situazione poi venutasi a modificare quando la terapia è stata estesa anche alla popolazione. A quel punto si è deciso di puntare sul Palestrone, soluzione della quale ci siamo fatti carico in maniera condivisa”.
Intanto sembra procedere speditamente la campagna vaccinale in Valchiavenna: al momento, in base alla disponibilità delle dosi, sono 96 le terapie quotidiane effettuate ma nei prossimi giorni il numero dovrebbe essere aumentato a 144. “La capacità del centro vaccinale massivo – ha sottolineato Della Bitta – è di 600 dosi e speriamo di riuscire a sfruttare in pieno ed in tempi brevi l’intera potenzialità della struttura”.
M. B.