LANZADA – “A Lanzada le condotte poggiano su di un versante instabile”, questa la denuncia contenuta nel Dataroom di Milena Gabanelli.
L’approfondimento della nota giornalista si è occupato del rinnovo delle concessioni idroelettriche, della vetustà degli impianti, dell’interramento delle linee elettriche e della realizzazione, in tutto il Nord Italia, in base al progetto green di Coldiretti, di 1.000 invasi per combattere siccità ed incendi.
Tutte tematiche particolarmente sentite in provincia di Sondrio dove, ormai da tempo, l’argomento del rinnovo delle concessioni e l’interramento delle linee tengono banco, grazie anche all’interessamento del Comitato grande idroelettrico dell’arco alpino da poco formatosi.
Ad oggi, secondo i dati raccolti da Dataroom, in provincia di Sondrio e in Valle Camonica ci sono oltre 1.000 km di cavi dell’alta tensione, 310 opere in calcestruzzo, 500 km di condotte d’acqua e, su tutto l’arco Alpino, circa 100 dighe “Dove – come sottolinea la stessa Gabanelli – la sorveglianza affidata a ditte esterne non è più h24”.
Grandi derivazioni. Tutti i comitati dell’arco alpino riuniti per coordinare le iniziative